Esce per la prima volta nel nostro Paese, I Cospiratori di Frederic Prokosch edito dalla casa editrice Edizioni Settecolori
La storia, quindi, è soprattutto atmosfera; l’atmosfera della vecchia Lisbona, del suo nuovo cosmopolitismo, dei suoi misteri cospirativi, della sua violenza segreta e tragica, del suo disperato eroismo. È una storia lieve se paragonata ai thriller che vengono dalla guerra. Come effetti visivi ed emotivi è orchestrata in modo meraviglioso e affascinante; l’amore per Lisbona controbilancia e persino supera l’odio dei cospiratori. È un libro bello e terribile, e solo Prokosch poteva scriverlo.
Peter Monro Jack, The New York Times
Lisbona, dove tutto può ricominciare
Città d’ombre, passiva e sonnolenta, durante la Seconda guerra mondiale Lisbona diviene un frenetico bazar che l’invasione nazista dell’Europa riempie di profughi: in fuga, in cerca di asilo o di soccorso. La capitale portoghese è un luogo dove forse ci si può fermare o ci si può nascondere, un luogo da dove forse tutto può ricominciare.
È l’unica porta che ancora l’Europa può chiudere dietro di sé, l’ultimo porto sull’Atlantico e il Nuovo mondo. Non tutti quelli che arrivano, riescono ad andarsene. Non tutti quelli che arrivano, vogliono andarsene. Ci sono spie e avventurieri, truffatori e truffati, doppiogiochisti portoghesi e agenti segreti d’ogni dove, diplomatici europei disposti a monetizzare i favori inerenti al loro status: passaporti, identità, nascondigli sicuri, la certezza di un volo o di un imbarco. E naturalmente ci sono femmes fatales e tavoli da gioco, dinner jackets e dry Martini, la ronda del sesso dove l’amore può uscire come lo zero alla roulette del casinò.
Nella mente di un killer
Vincent, il protagonista di I cospiratori, apolide suo malgrado, è appena evaso dalla prigione di Alfama, un’evasione «pilotata» che ha come obiettivo ultimo non la libertà, ma la morte. Deve uccidere, Vincent, uccidere chi ha tradito lui e i suoi compagni. Non ne conosce né il nome né il volto, e non ha molto tempo a disposizione. Non sa se chi ha tradito sia una «quinta colonna» interna, non sa neppure se possa veramente fidarsi della donna che ama…
Analisi sottile delle mente e dei sentimenti di un killer suo malgrado, I cospiratori è un eccitante e coinvolgente romanzo dove la suspense percorre ogni pagina e preda e cacciatore si danno il cambio.
Uscito nel 1943, frutto di una conoscenza di prima mano di ciò che allora era la Lisbona neutrale eppure bellica e di cui qui viene dato un memorabile ritratto, I cospiratori inserisce Prokosch in quella ristretta cerchia di autori, Koestler, Malraux, Remarque, Silone che hanno saputo costruire romanzi di straordinario spessore avendo l’Europa e la sua «guerra civile» come sfondo privilegiato.
Scheda Libro
Autore: Frederic Prokosch
Editore: Edizioni Settecolori
Collana: Il battello ebbro – Prima edizione italiana
Pagine: 285
ISBN: 9788896986691
Prezzo: 26,00 €
Data uscita: 11/11/2022
Traduzione: Antonio Armano
Titolo originale: The conspirators
Frederic Prokosch, (1908-1989), americano di origine familiare europea, esordì nemmeno trentenne con Gli Asiatici, scambiato per uno straordinario libro di viaggi e di vita sul campo, mentre era il resoconto di un’avventura, da Beirut alla Cina, vissuta completamente nella biblioteca di un campus universitario.
Scriverà in seguito romanzi e libri di poesie, The Skies of Europe, The Carnival e, tradotti in italiano, I sette in fuga e II Manoscritto di Missolungi, per citare soltanto due titoli.
Suo è anche lo straordinario Voices: A Memoir uscito mezzo secolo dopo l’esordio, ricostruzione della propria vita attraverso l’incontro con personaggi d’eccezione, da Pound a Nabokov da Gide a Karen Blixen all’italiano Mario Praz.
Da I cospiratori, che esce ora per la prima volta nel nostro Paese, venne tratto nel 1944 un film, per la regia di Jean Negulesco.