La-forchetta-fidanzata-Nicola-Cinquetti-orizzontale-web-ok

La forchetta fidanzata, poesie sui segnali stradali di Nicola Cinquetti

I segnali stradali sono utilissimi e necessari; ma di per sé possono non avere nulla simpatico o divertente.
Eppure, riletti e risemantizzati dalla mente dei poeti, possono diventare regni della fantasia, senza perdere il loro valore informativo all’interno del Codice della Strada.
Un esempio concreto di questa potenzialità è fornito dal bel libro La forchetta fidanzata. Poesia sui segnali stradali di Nicola Cinquetti ripubblicato nel 2019 dalla casa editrice Parapiglia con i disegni di Marco Paci.

La forchetta fidanzata: struttura e stile

Un libretto alto e stretto, leggero e agevole, che ricorda i segnali stradali, soprattutto quelli verticali.
La copertina è bianca con scritte e disegni di colore rosso e/o blu con note di bianco all’occorrenza: rappresentano proprio i segnali stradali.
Il volumetto si divide in due parti: nella prima ci sono le filastrocche, ognuna associata ad un cartello stradale che è opportunamente raffigurato nella pagina della poesia relativa; nella seconda c’è una rassegna di tutti i cartelli menzionati nei testi, una “Piccola guida per riconoscerlo e sapere cosa indicano”.

Nella prima parte, dunque, domina la creatività: ogni simbolo viene letto non solo per quello che è (il fatto che il titolo di ogni testo coincida con il nome del segnale stradale, o meglio con la denominazione di ciò che esso indica è una garanzia di questa lettura denotativa, imprescindibile e necessaria), ma anche in relazione alle valenze connotative, che ad esso si possono associare grazie all’invenzione poetica.
Così, ad esempio, il cartello Strada riservata ai veicoli a motore indica chiaramente la possibilità di transito solo per le macchine; ma, nella mente del poeta, la macchina è indicata con una metafora: “L’animale più importante/nello zoo della città/è una belva col volante/puoi vederne a volontà”; le metafore spesso conducono ad una giocosa e sottile ironia: questo animale, infatti, non mangia come tutti gli altri ma “preferisce trangugiare/litri e litri di benzine/merendine molto care”.

“Io darei la precedenza ai bambini silenziosi zitti zitti ma curiosi”

Più profondamente il segnale del Dare laprecedenza suscita riflessioni come queste: “Io darei la precedenza/ve lo dico in confidenza/ai bambini silenziosi/zitti zitti ma curiosi che non vogliono parlare/preferiscono ascoltare”, in una società che spinge al rumore spettacolare della performance, anche io preferisco i silenziosi: bisogna silenziare se stessi per farli emergere. A scuola a me piaceva sempre parlare più degli altri: oggi, da insegnante, preferisco i più riservati. I bambini silenziosi, poi, offrono all’io-lirico un termine di paragone rispetto agli adulti. Essi, infatti, “non sono come i grandi/bocche piene di comandi/che non sanno sempre tutto/questo è buono questo è brutto/ma capiscono per primi (in silenzio come i mimi) le parole che tu esprimi”.
Con un linguaggio semplice, un ritmo velocizzato dall’asindeto, un argomentare simmetrico, Cinquetti trasla il concetto della precedenza dalla sfera stradale a quella della vita.

Non mancano i giochi di parole, rapidi e immediati, come accade in corrispondenza di uno Stop: “all’incrocio vidi Ulisse/che fermandosi mi disse/com’è rosso questo Stop/sembra l’occhio del cicpop”.
Con l’umorismo si può trasformare la valenza di un segnale di soccorso: “Lancio un SOS/mi sono perso e ho fame//Chiedo/Salsiccia O Salame” (Presenza colonnina di soccorso).
Agli occhi di un poeta, poi, una P non esprime solo un comune parcheggio: essa infatti “è la P di poesia/ e ti dice che puoi/ogni volta che vuoi/parcheggiare il tuo cuore/al di qua del rumore/nei tuoi mondi sommersi/ e riempire di versi/il quaderno o il diario/senza limite orario”(Parcheggio).

La forchetta fidanzata e la potenza creatrice della fantasia

Nella seconda parte, invece, predomina l’intento informativo: ogni segnale viene spiegato in riferimento al Codice stradale, con un linguaggio semplice e neutrale; non manca il tentativo di instaurare un contatto diretto con il lettore. Ad esempio, in corrispondenza di un segnale indicante lo Scuolabus, egli scrive: “Se ti trovi ai lati dalla strada…”; la spiegazione è chiara e tesa a non generare ambiguità: Così, davanti al segnale di Senso unico non dobbiamo confonderci “con quelli che indicano una direzione obbligatoria: anche quelli hanno una freccia bianca nel cielo blu, ma sono rotondi”.

Talora il registro ludico caratterizza anche la parte contenente le schede esplicative sui segnali: e così, ad esempio, in corrispondenza del simbolo del Ristorante (rappresentato da coltello e forchetta incrociati) si trova scritto: “Questo segnale con la forchetta fidanzata indica la presenza di un ristorante”. Per capire meglio l’espressione “forchetta fidanzata” bisogna andare a leggere la filastrocca corrispondente, intitolata sempre Ristorante: “La forchetta fidanzata/col Tizio e col Caio/col tale e col Tello/s’è sposata col cucchiaio/matrimonio molto bello// La forchetta marinaia/ora pare più tranquilla/più posata”. Per il poeta, quindi, il ristorante può essere reso da un’immagine che può essere letta come un felice matrimonio fra due posate. Tale straordinaria icona è addirittura elevata a fungere da titolo dell’intera raccolta ad indicare la potenza creatrice della fantasia

Segnali stradali e poesia, il connubio felice

Nella silloge La forchetta fidanzata si congiungono felicemente il tema dei segnali stradali e quello della poesia: Nicola Cinquetti, che è anche insegnante, non dimentica il suo intento didattico anzi, da bravo docente, riesce a tenere insieme i due intenti, raggiungendo il miscere utile dulci di oraziana memoria.
A mio avviso, dunque, questo testo può essere usato come materiale di supporto per l’insegnamento di Educazione civica, intendendo questa disciplina come rispetto delle regole e come rispetto dell’ inventiva umana, che non conosce limiti e che può essere incentivata con la poesia e dalla poesia.

Alcuni testi, poi, vogliono spingere verso una maggiore sensibilità per l’ambiente: così, ad esempio, “Se comandasse la bici” si avrebbe “Una città sulla sella/più silenziosa più bella/con un leggero dolore/qui dove c’è il posteriore” (Pista ciclabile); come racconta la nonna dell’io-lirico una volte “non c’erano tanti motori/nessuno faceva colonna/le strade figliavano fiori// S’andava in città tutti a piedi/qualcuno con la bicicletta/ lo so forse tu non ci credi/nessuno viveva di fretta//Adesso le povere aiuole/fioriscono di motorini/adesso le bici e le suole/le bucano solo i bambini” (Percorso pedonale e ciclabile).
Il rispetto dell’ambiente porterebbe, come si vede, ad una più alta qualità della vita umana, più rilassata, più sorridente, più bella.

La bellezza dell’esistenza, sta anche nella leggerezza: così il segnale dello Scuolabus, può ricordare la vicinanza di una scuola, ma anche, soprattutto in giorni estivi come quelli correnti, l’allontanamento dalla stessa: “Nossignore/la scuola è finita/fuggiamo lontano/comincia la vita”.
All’immaginazione non c’è limite: così, per superare una salita, basta pensare che “la salita/non è che discesa invertita” (Salita ripida).

Consigli

Consiglio di leggere La forchetta fidanzata innanzitutto ai bambini, i destinatari privilegiati di questi versi, gli esseri meno fastidiosi sulla strada, quelli meno rumorosi e più ecologici, quelli che sono ancora in tempo per educarsi al rispetto del codice della strada; lo consiglio anche ai grandi che magari avessero bisogno di recuperare un po’ di leggerezza: potrebbero leggerli ai e con i loro figli, oppure da soli. Lo suggerisco anche ai giovani diciottenni che magari iniziano a prendere lezioni di guida per il conseguimento della patente; oppure a chi riprendesse a guidare in età adulta dopo molti anni di astensione dalla pratica.
Al fine di potenziare insieme fantasia e conoscenza dei cartelli stradali, invito a leggere una prima volta le pagine tutte di seguito; una seconda volta, invece, sarebbe opportuno andare a ritroso, partendo da un segnale e andando a leggere la relativa filastrocca.
Lo trovo un metodo associativo davvero istruttivo: e, senza volerlo, ci fa anche rima. Buona lettura!


La-forchetta-fidanzata-Nicola-Cinquetti-cop-webok
Scheda libro

Titolo: La forchetta fidanzata. Poesie sui segnali stradali

Autore: Nicola Cinquetti

Disegni: Marco Paci

Casa editrice: Parapiglia Edizioni

Anno: 2019


Pubblicato in Infanzia e Ragazzi e taggato .

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *