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La forza di un coraggio silenzioso: “Piccole cose da nulla” di Claire Keegan

Capita a tutti, spesso, di sentirsi minuscoli davanti alle atrocità del mondo, come se non ci fosse concesso avere voce, come se non potessimo fare la differenza.
Non è così, naturalmente, ma ce lo si dimentica. Fortunatamente, però, esistono storie che riescono a farci ricordare che anche i gesti più piccoli e apparentemente insignificanti possono davvero cambiare la vita di qualcuno.

‘Piccole Cose da Nulla’ (Small Things Like These), pubblicato nel 2021 da Faber&Faber e ora tradotto in italiano da Monica Pareschi per Einaudi, è un breve romanzo dell’autrice irlandese Claire Keegan. Nonostante le sue 104 pagine, però, l’opera ha attirato notevoli attenzioni per la sua profondità e per un lirismo quasi commovente nella sua semplicità, tanto da candidarlo al Booker Prize e a fargli vincere il prestigioso Orwell Prize 2022 come migliore fiction politica. Keegan, infatti, va a toccare temi di grande rilevanza, come la moralità, la colpa e il coraggio personale, intrecciandoli al realismo del bigotto contesto sociale irlandese degli anni ’80.

A proposito di Bill Furlong

Il romanzo è ambientato nella piccola città di New Ross nel dicembre del 1985. Il protagonista è Bill Furlong, un uomo di mezza età, marito e padre di cinque figlie. Bill gestisce un’attività di commercio del carbone e legna da ardere, e si guadagna da vivere in modo onesto, servendo la comunità locale con dedizione. Nonostante le pressioni della crisi economica, la sua vita sembra scorrere con una stabilità tranquilla, ma il peso di un passato segnato dall’abbandono e dalla povertà continua a gravare su di lui.
Furlong è un personaggio profondamente umano, che si muove con empatia tra le piccole interazioni quotidiane della sua comunità. Ma è proprio in questo contesto ordinario che emerge la tensione drammatica del romanzo. In prossimità del Natale, durante una delle sue consegne alla lavanderia gestita dalle suore del convento locale, Furlong fa una scoperta inquietante: una giovane ragazza è tenuta prigioniera e ridotta in condizioni disumane. Il convento, infatti, nasconde una delle tristemente famose “case Magdalene” (Magdalene Laudries), dove le ragazze considerate peccatrici venivano relegate a lavorare in condizioni di schiavitù. Questa rivelazione mette Furlong di fronte a un dilemma morale che si scontra con il silenzio complice della sua comunità. Le “case Magdalene” erano parte integrante di un sistema patriarcale e religioso che, con il tacito consenso della società, puniva e sottometteva le donne ritenute colpevoli di aver trasgredito norme sociali e religiose.

‘Piccole cose da nulla’: lo stile narrativo

Cosa fare, dunque? Keegan sembra proprio porre al lettore questa domanda, interrogandosi sul ruolo di chi sceglie di guardare dall’altra parte pur di non compromettere la propria stabilità. E lo fa sempre mediante una prosa semplice che ricorda i dickensiani racconti di Natale.
Keegan, infatti, conferma la sua capacità di creare un mondo complesso e ricco con poche parole. Ogni frase è studiata e priva di fronzoli, contribuendo a un racconto intenso e incisivo. L’essenzialità del suo linguaggio potrebbe farlo sembrare disadorno, ma è proprio questa caratteristica a rendere ‘Piccole Cose da Nulla’ una lettura estremamente potente e in cui emozioni e dilemmi morali emergono con nitidezza.

Il dilemma dell’uomo qualunque

Uno dei temi centrali di ‘Piccole Cose da Nulla’ è, dunque, l’esercizio del coraggio morale in una società che preferisce chiudere gli occhi di fronte all’ingiustizia. Bill Furlong rappresenta l’uomo comune che viene messo davanti a una scelta cruciale: agire o restare passivo. Claire Keegan costruisce un’atmosfera di tensione silenziosa attorno alla sua decisione, esplorando il peso della responsabilità individuale. In un contesto dove persino la Chiesa, simbolo di guida morale, è complice di terribili abusi, il singolo si trova a lottare con il proprio senso di giustizia. Inoltre, il romanzo affronta il tema della povertà e dell’abbandono, sia sociale che emotivo. Bill Furlong stesso è cresciuto come figlio illegittimo di una domestica, e la sua vita è stata segnata dall’assenza del padre e dalle stigmatizzazioni sociali.
Keegan esplora come la compassione possa nascere dalle proprie esperienze di vulnerabilità, facendo emergere una lettura profondamente umanista della condizione umana.

Un romanzo politico al cinema

Un altro aspetto significativo è l’ambientazione temporale. Gli anni ’80 in Irlanda sono un periodo di grande cambiamento, in cui le strutture sociali e religiose cominciano a essere messe in discussione, ma non senza resistenza. Keegan riesce a catturare l’ironia tragica di un Natale celebrato in un contesto in cui la solidarietà e il perdono cristiano coesistono con la crudeltà inflitta alle donne in nome di una “morale” che trasuda ipocrisia. L’estrema attualità di questa tematica ha fatto sì che il romanzo di Keegan venisse riportato sul grande schermo. L’imminente adattamento cinematografico di ‘Piccole Cose da Nulla’, previsto per il prossimo novembre, ha già creato una notevole aspettativa con la scelta di Cillian Murphy nel ruolo di Bill Furlong. Murphy, attore irlandese di grande talento, noto per le sue interpretazioni in film come ‘The Wind That Shakes the Barley’ e nella serie televisiva ‘Peaky Blinders’, sembra una scelta ideale per incarnare la quieta intensità del personaggio.
Il film sarà, dunque, un’occasione per portare a un pubblico più vasto la storia delle ‘Magdalene Laundries‘, un capitolo oscuro della storia irlandese che solo negli ultimi decenni ha iniziato a ricevere l’attenzione che merita.

Conclusioni

‘Piccole Cose da Nulla’ è, dunque, un piccolo gioiello letterario che, nonostante la sua brevità, riesce ad entrare facilmente nei cuori di chi lo legge smuovendo coscienze e inumidendo anche gli occhi più asciutti. Il romanzo lascia al lettore molte domande e poche facili risposte, ma è proprio in questa apertura che risiede la sua forza.
La storia di Bill Furlong è una potente riflessione su ciò che significa essere umani in un mondo che spesso ci chiede di ignorare la sofferenza altrui, e Claire Keegan è qui per ricordarci che anche le “piccole cose” possono fare la differenza.


Piccole-Cose-da-Nulla-claire-keeganScheda libro

Titolo: Small Things Like These

Titolo italiano: Piccole Cose da Nulla

Autore: Claire Keegan

Prima Edizione: 2020

Editore (ita): Einaudi

Anno: 2022

Traduzione: Monica Pareschi

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