La Giuria del Premio Biella Letteratura e Industria, presieduta da Pier Francesco Gasparetto e composta da Claudio Bermond, Paola Borgna, Ida Bozzi, Paolo Bricco, Loredana Lipperini, Sergio Pent, Alberto Sinigaglia, Tiziano Toracca, ha decretato come vincitore di questa XXII edizione dedicata alla narrativa, Antonio Franchini, con l’opera “Leggere possedere vendere bruciare” (Marsilio Racconti).
L’oggetto di questi racconti sono i libri. Quattro azioni molto diverse che si possono fare con i libri, la prima solo con i libri. Azioni che talvolta escludono le altre: non è detto che chi è animato dalla smania di possedere libri sia un accanito lettore, come spesso non succede il contrario, e di rado i grandi lettori sono anche bibliofili. In tal modo vendere libri potrebbe tranquillamente non contemplare il fatto di leggerli, così come il desiderare di averne. Infine, bruciare libri, l’azione più estrema e delittuosa, potrebbe essere non soltanto l’oltraggio di chi teme la parola scritta, di chi l’ha in sospetto e la odia quando diffonde le idee che avversa, ma anche l’atto supremo di un amore tanto esclusivo e assoluto da diventare perverso, omicida o forse liberatorio.
Il Premio Biella Letteratura e Industria è il primo riconoscimento in Italia dedicato a romanzi o saggi capaci di cogliere le trasformazioni dal punto di vista economico e sociale e di indagare i rapporti tra il mondo della letteratura e quello dello sviluppo industriale del Paese.
Il Premio Speciale della Giuria è stato assegnato a Gian Arturo Ferrari per “Storia confidenziale dell’editoria italiana” (Marsilio). Ferrari è stato un protagonista dell’editoria italiana del Novecento. Ha lavorato in case editrici medie e grandissime, si è occupato di patrie lettere e letterature straniere, soprattutto ha incontrato persone e cose, attraversato epoche, inventato collane. Con tono epico e comico, affettuoso e tagliente, con occhi distanti e nel contempo vicinissimi, Gian Arturo Ferrari ci accompagna nelle avventure umane e culturali degli uomini e delle donne che si sono occupati di scegliere come, quando e quali libri pubblicare in un paese in cui tutti scrivono e pochi leggono.
Anche la Giuria dei Lettori composta dai membri del “Circolo dei Lettori” dell’Associazione culturale L’Uomo e L’Arte, è giunta al termine del proprio lavoro di selezione e ha assegnato il Premio Giuria dei Lettori a Francesco Casolo per “La salita dei giganti” (Feltrinelli), un’appassionante saga familiare, quella dei Menabrea, epica e intima al tempo stesso, in cui l’autore racconta il sogno di due uomini visionari e il destino di due donne che si ritagliano il proprio spazio nella storia con determinazione e coraggio.
La cerimonia di premiazione dei vincitori di tutte le sezioni del Premio si terrà a Biella, sabato 25 novembre, alle ore 17, nell’Auditorium di Città Studi (Corso Pella 2); a moderare l’appuntamento, come da tradizione, Matteo Caccia, autore e conduttore di Radio24. L’ngresso è libero.
La serata proseguirà con la tavola rotonda LETTORI ED EDITORI, UN FUTURO DI SFIDE, condotta da Alberto Sinigaglia, giornalista e presidente del Polo del ‘900 di Torino, a cui prenderanno parte Gian Arturo Ferrari e Antonio Franchini. Sarà presente anche Rosaria Carpinelli, agente letterario di alcun tra i più importanti autori italiani.
Il Premio Biella Letteratura e Industria è finanziato da Città Studi Biella con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e del Comune di Biella, nell’ambito delle iniziative di Biella Città Creativa dell’Unesco. Collaborano al Premio il Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale Biellese, l’Associazione l’Uomo e l’Arte, la compagnia Carovana, Number One, la Società Dante Alighieri e Scrittori a domicilio. Dal 2016 il Premio ha come partner i Rotary Club del Biellese e, dal 2019, il Lions Bugella Civitas. Il Premio annovera tra gli sponsor l’Unione Industriale Biellese, la società di acque minerali Lauretana, la società di servizi Yukon Housing, l’azienda tessile Vitale Barberis Canonico, Biver Banca, la società di comunicazione OrangePix e l’azienda PMI Stampi e stampaggio materie plastiche e gomma.
L’iniziativa rientra nella “Settimana della Cultura di Impresa”, manifestazione nazionale promossa da Confindustria.
Il concorso, giunto alla sua ventiduesima edizione, ha avuto come vincitori nelle passate edizioni: Giorgio Bocca con “Il secolo sbagliato”, Mondadori (2001); Giorgio Soavi con “Adriano Olivetti: una sorpresa italiana”, Rizzoli (2002); Ermanno Rea con “La Dismissione”, Rizzoli (2003); Alessandro Zaccuri con “Milano, la città di nessuno”, L’ancora del Mediterraneo (2004); Raffaele Nigro con “Malvarosa”, Rizzoli (2005); Aldo Gianolio con “Teste quadre”, Aliberti (2007); Giorgio Boatti con “Bolidi. Quando gli italiani incontrarono le prime automobili”, Mondadori (2008); Goffredo Buccini con “La fabbrica delle donne”, Mondadori (2009); Antonio Calabrò con “Orgoglio industriale”, Mondadori (2010); Edoardo Nesi con “Storia della mia gente”, Bompiani (2011); Imma Fiorino, con “Uffici”, Einaudi (2012); Paolo Barbaro con “L’ingegnere, una vita”, Marsilio (2013), Sandro Gerbi “Giovanni Enriques. Dalla Olivetti alla Zanichelli” Hoepli (2014); Alessandro Perissinotto con “Coordinate d’Oriente”, Piemme (2015), Paolo Bricco con “L’Olivetti dell’ingegnere (1978-1996)”, Il Mulino (2016), Romolo Bugaro con “Effetto domino”, Einaudi (2017), Marco Revelli con “Non ti riconosco. Viaggio eretico nell’Italia che cambia”, Einaudi (2018), Giorgio Falco per l’opera “Ipotesi di una sconfitta”, Einaudi (2019), Paola Merloni, con “Oggi è già domani. Vittorio Merloni vita di un imprenditore”, Marsilio (2020), Paolo Malaguti con “Se l’acqua ride”, Einaudi (2021). Nell’edizione 2022 il premio è stato assegnato a Claudia Bianchi per l’opera “Hate speech. Il lato oscuro del linguaggio” edito da Laterza.