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Domani e per sempre è il romanzo d’esordio di Ermal Meta, già apprezzato cantautore, compositore e pluristrumentista albanese, di adozione italiana.
Pubblicato da La nave di Teseo, è presente in tutte le librerie dal 19 maggio scorso, identificato sin da subito come il caso editoriale dell’anno.
Domani e per sempre. La trama
Albania 1943, secondo conflitto mondiale: sono mesi delicati per il Paese, impegnato a contrastare duramente l’invasione tedesca.
Kajan è un bimbo di sette anni, curioso della vita, che insieme al nonno risiede nel villaggio di Rragam, situato a nord della nazione; i suoi genitori sono partigiani e per questo lontani da lui, in prima linea nella lotta contro il potere nazista.
La vita del ragazzino scorre, tra gli orrori della guerra e quello che di bello riesce a prendere da chi lo circonda, come l’amore per la musica, una magia trasmessa da Cornelius, un personaggio che si rivela determinante per la sua esistenza.
Il tempo passa e Kajan scopre che la musica non è solo passione, ma è il suo più prezioso talento. Diventa pianista, in un’Albania che conosce l’oppressione del crudele regime di Enver Hoxha, in sostituzione di quella nazista.
Così, l’onore diventa un fendente letale, il pericolo è dietro l’angolo e Kajan si ritrova a dover dare una sterzata differente alle vicende della sua vita, sino a toccare il suolo della Germania dell’Est, quello statunitense e nuovamente quello albanese, per riscattare la propria esistenza.
Non è un romanzo storico
Un libro ben strutturato questo Domani e per sempre, in cui Meta narra del suo Paese d’origine, delle sue radici e lo fa attraverso la storia di Kajan.
Non vi è alcuna pretesa da parte dell’autore di dar vita a un volume storico: se proprio urge inquadrare il testo in un genere letterario, si può parlare di romanzo di formazione. Kajan è un bimbo che diventa adulto e la sua vita è perennemente segnata dalle vicende storiche che caratterizzano le epoche che attraversa.
Cresce, acquisisce consapevolezza e competenza, tenta la via del riscatto, cade, si rialza.
È evidente il tentativo di Meta di narrare il percorso del suo popolo, che vive, ha vissuto e sopravvissuto in un equilibrio sempre precario, determinato dalle vicende palesate dalla storia socio – politica, che si sono susseguite nel tempo.
Indubbiamente, la narrazione è impostata con cognizione di causa, ma il lettore non viene trascinato nell’ambientazione storica del Paese, bensì nell’evoluzione esistenziale della figura principale del racconto.
Domani e per sempre, non è un libro autobiografico
In Domani e per sempre Kajan ha passione e talento per la musica, un elemento che Meta ha volutamente inserito come riferimento a se stesso.
Stando alle sue dichiarazioni, il libro non ha nulla di autobiografico, se non il “Kajan pianista”, mentre ogni altro personaggio protagonista delle vicende è l’alter ego di chi ha realmente incontrato nella vita o di figure appartenenti a storie che gli sono state raccontate.
Kajan non assomiglia a Ermal, né da bambino, né da adulto, anzi in tanti punti non ho condiviso le sue scelte (da una dichiarazione di Ermal Meta).
Il cantautore in Domani e per sempre intende raccontare di un’Albania di cui si sa molto poco; in verità, quello che arriva al lettore è un’accurata ricostruzione del cammino difficile di un giovane, a immagine speculare di quello del popolo al quale appartiene, irto di ostacoli e intralci, condito di forme di ribellione e di urgenza di adeguamento.
Una lettura indubbiamente coinvolgente, scorrevole, che prende dalla prima pagina sino all’ultima, (nonostante l’imponente mole), la cui fluidità è data dalla storia narrata, che si impadronisce sin da subito dell’animo del lettore.
Siamo in guerra, in Albania, Kajan è un bambino di sette anni, come si può non prendere a cuore il protagonista di questa bella storia?
In più è Ermal Meta che scrive, in una forma semplice, chiara, che non manca di attenzione, con una penna che non ha visibilmente le caratteristiche della padronanza della scrittura libraria (così volgarmente definita) e per questo a tratti sofferente.
Domani e per sempre: la scrittura
Meta è un ottimo cantautore, i suoi testi profumano di poesia, motivo per cui, spesso, si è dato per scontato che il suo scrivere fosse magistrale (termine abusato ormai ovunque).
Elaborare lo scritto per una canzone, significa avere il dono della sintesi, per esempio (non solo naturalmente, ma in relazione alla stesura di un libro è il paragone più utile, tra tutte le qualità necessarie); redigere un romanzo, in più di formazione, vuol dire impreziosire le vicende narrate con una buona dovizia di particolari, per esempio.
È tutt’altra cosa e di confronti se ne potrebbero fare diversi.
Quello che va riconosciuto all’autore di Domani e per sempre è di aver mantenuto una scrittura agevole e uno stile altrettanto semplice, senza la pretesa di inserire tecnicismi di cui non si ha praticità, che sarebbero risultati fastidiosi; ha evitato forzature disturbanti, dando priorità alla necessità di scrivere, senza preoccuparsi di forzare l’armonia della forma o di guardare insistentemente all’equilibrio tra le parole usate e i concetti espressi.
Tutto è naturale, forse poco analizzabile e non sempre bilanciato, ma la sua intrinseca schiettezza fa sì che il romanzo sia di buona lettura.
Un buon romanzo
Domani e per sempre è un buon romanzo, che vuole narrare della capacità “resistenziale” del popolo albanese, con uno sfondo storico importante, attraverso la bella storia di un personaggio nato dalla fantasia dell’autore.
Il libro diventerà una fiction televisiva, come era naturale aspettarsi e comunque resterà un buon romanzo. Sarà tradotto in albanese dalla casa editrice Dudaj e sarà sempre un buon romanzo.
È quanto deve aspettarsi il lettore, in Italia, in Albania e ovunque: un buon romanzo e una scorrevole lettura.
Scheda libro
Titolo: Domani e per sempre
Autore: Ermal Meta
Casa editrice: La nave di Teseo, 2022