Io-non-mi-trucco-Simona-Cantelmi-newsitook

‘Io non mi trucco’ di Simona Cantelmi, voci e ritratti al femminile

Io non mi trucco‘ (Les Flâneurs Edizioni) di Simona Cantelmi è un romanzo breve attraverso cui si dipana la storia di Sara, Tamila, Betty, Valeria, quattro donne diverse, eppure complementari.

‘Io non mi trucco’ la trama

Le loro vicende si alternano e si intrecciano nell’ambito di trenta capitoli. Sara è la protagonista, una donna incinta che ha avuto il coraggio di lasciare il padre della sua futura figlia a causa dei suoi continui tradimenti; Tamila è una donna di origini russe che in Italia ha trovato un uomo amorevole con il quale ha dato vita ad una bellissima famiglia: il suo spirito materno si manifesta anche nei confronti di Sara, sua vicina di casa e sua amica, per la quale non lesina la preparazione di piatti abbondanti.

Betty è una fotografa nei ritagli di tempo, in quanto per vivere ha bisogno di lavorare come cameriera in un locale di Bologna: è collega di Tamila nel lavoro al ristorante, e nella vita privata scopre di amare una donna; infine (ma non certo per ordine di importanza) c’è Valeria, una giornalista che sicuramente tra le altre è quella che appare maggiormente indipendente, non bisognosa di una relazione per sentirsi completa: ironia della sorte, è proprio lei, invece, a cadere nella trama di una relazione tanto emozionante quanto svilente con un uomo impegnato.

Nello stile di Simona Cantelmi l’alternanza delle voci femminili

Lo stile narrativo è veloce, dinamico, scorrevole, proprio perché vive dello scambio e dell’alternanza tra una voce e un’altra. O meglio, la voce narrante è sempre in terza persona, ma cambia di volta in volta la protagonista.

In alcuni punti sono evidenti passaggi caratterizzati da momenti di lirismo, di riflessione filosofica, di crescita personale. Tra questi voglio segnalare due momenti narrativi in particolare. Il primo è quando Sara, in un momento di grande coraggio, decide di smettere di soffrire per il padre di sua figlia: “…Sara pensava che sarebbe stata con Fabio per sempre, che lui era l’uomo della sua vita, finalmente, dopo tante relazioni sbagliate. Si amavano. Era fatta. Invece la vita ti sorprende sempre. Proprio quando credi di aver ottenuto qualcosa che ti spetta da tempo. Forse amava ancora Fabio, era come se quella foto fosse stata scattata l’altro ieri. Invece erano passati due anni, con un tradimento e una figlia in arrivo.
Sapeva, però, di non potere e di non volere stare con Fabio, lo aveva capito. L’unica cosa da fare, al momento, era convivere con l’amore che provava. Presto o tardi avrebbe mutato forma e si sarebbe lentamente dissolto. La rabbia nei suoi confronti era svanita e ciò era un bene per lei. La rabbia l’aveva incupita e lacerata dentro, ma era riuscita, non senza fatica, a cacciarla via. Ora doveva nutrire la bambina solo di cose belle. Dove pensare solo a lei, a Letizia“.

Il secondo è quando Valeria decide di chiudere la sua relazione con lo scrittore Aldo Morisi dal quale può ottenere solo briciole in quanto è un uomo sposato: “Rimase a guardare il messaggio per parecchi minuti, ma non rispose, non ne aveva le forze. E poi aveva ben altro a cui pensare: doveva decidere chi voleva essere e cosa voleva. Decidere se valesse la pena continuare a fare i conti con l’attesa e con l’assenza, se per sentirsi viva avesse bisogno di questo. Aveva sbattuto a tutta velocità contro la realtà e aveva le ossa a pezzi. Il cuore era l’unico organo intero e in grado di comandare. Purtroppo o per fortuna”.

Solidarietà, famiglia, amore: i temi cardine del romanzo

Attorno al tema portante, quello della solidarietà tra donne, ruotano altre tematiche: tra queste sicuramente l’amore declinato in varie sfumature, come amore materno (Sara verso la figlia che ha in grembo, Tamila verso i suoi figli), come amore adultero (Sara e Fabio), come amore extraconiugale (Aldo Morisi e Valeria), come amore perfetto (Tamila e Davide), come amore omosessuale (Betty e Chiara); altro tema cardine è quello della famiglia e delle convenzioni; esiste la famiglia rigida, quella di origine di Sara, quella accogliente di Betty e Davide, quella diversa data da Chiara e Betty; un tema trasversale e ricorrente nel romanzo è quello della musica, come si nota dagli stralci di pezzi musicali che si trovano a fare da colonna sonora durante la narrazione; essi sono elencati alla fine del testo in ordine alfabetico.
Il tema della musica è così importante in quanto rispecchia l’interesse dell’autrice per la musica (Simona Cantelmi è giornalista esperta di musica).

Ritengo importante spendere qualche parola sul titolo ‘Io non mi trucco’. In un capitolo leggiamo che Tamila si mette a truccare Betty, non appena quest’ultima arriva al ristorante per lavorare ed appare visibilmente “sfatta” a causa del viaggio in bicicletta in una calda giornata di sole.

Dopo l’intervento di Tamila, Betty è molto contenta, al punto da dire: “Tamy, ti assumo come stylist personale!”. Quest’ultima risponde: “Beh, ma tu sei così bella, è semplice per me. E poi mi piace pettinare e truccare le amiche”. Di base, quindi, le nostre protagoniste, non solo Betty, ma tutte, non si truccano, ovvero sono ragazze semplici…e se decidono di farlo non è per compiacere gli uomini, bensì per compiacere se stesse e a vicenda.

Nei luoghi raccontati da Simona Cantelmi tutto il sapore della Romagna

Leggendo queste pagine si sente la bellezza di Bologna, delle sue tradizioni culinarie, ci sono assaggi di Romagna… ci sono le biciclette. Si tratta di posti che Simona Cantelmi, anche lei bolognese, sente in tutto e per tutto e questo suo sentore si trasferisce con pathos sulla carta.

La copertina del libro, poi, costituita da un cuore al cui interno c’è l’ingresso di una casa dove c’è seduta una donna (il tutto su uno sfondo blu scuro) evoca forse un momento narrativo, in modo particolare quando Sara si allontana da tutti di nascosto, e si rifugia in una vecchia casa di famiglia immersa nel silenzio della campagna romagnola: “Senti che buon odore fa questa terra. Vorrei che mia figlia avesse sempre dentro di sé l’amore profondo per la terra, voglio che ci si sporchi, che la annusi, che la viva”. Questo dice Sara all’amica Valeria che riesce a trovarla, ripensando a questo luogo di proprietà della famiglia della futura mamma.

La stessa Valeria, del resto, mentre è in macchina per raggiungerla attraversa il paesaggio romagnolo: “Uscita dall’autostrada, era già in territorio di Romagna. Le morbide colline che di giorno l’avrebbero avvolta con il loro verde vitale erano avviluppate dalla notte che fungeva da coperta. Presto si sarebbero spogliate con l’arrivo dell’alba e si sarebbero mostrate in tutta la loro placida e rassicurante bellezza”.

Un romanzo per leggere in profondità tematiche importanti

In conclusione suggerisco a tutti, uomini e donne, di leggere questo libro di Simona Cantelmi che nella sua brevità riesce ad andare in profondità su tematiche importanti come quelle delle relazioni sentimentali, fornendo all’interlocutore uno spunto di riflessione e permettendogli di capire che, in ogni caso, nella vita di ognuno ci saranno persone, come le amiche, che ci saranno sempre; invece gli amori talora possono finire, e per questo bisogna non investirci mai troppo, soprattutto quando non ci sono simmetria e reciprocità; altre volte, invece, ne vale davvero la pena e allora è importante starci e restare, ma prima di tutto è fondamentale saper riconoscere chi ci ama incondizionatamente ed essergli grati.


Io-non-mi-trucco-Simona-Cantelmi-copokScheda Libro

Titolo: Io non mi trucco,

Autore: Simona Cantelmi

Casa editrice: Les Fleneurs Edizioni

Anno: 2023

Pubblicato in Narrativa e taggato .

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *