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Solo è il coraggio di Roberto Saviano, è il risultato di ciò che accade nel momento in cui si decide di andare oltre il “mero” aspetto storico.
L’editore Bompiani dona ai lettori un romanzo che racconta la storia di Giovanni Falcone, un’opera che però supera il magistrato per arrivare all’uomo e poi ancor più in profondità nel suo intimo. Lo stesso Saviano racconta brevemente il duro lavoro che ha dovuto affrontare, ma soprattutto il nucleo dell’opera stessa.
“Questo romanzo racconta una storia vera. Su diversi episodi esistono più versioni e molteplici ipotesi; di volta in volta ho scelto quella che consideravo più verosimile e convincente: di questo lavoro do conto nella nota bibliografica che accompagna ogni singolo capitolo, in fondo al volume. Quando con l’immaginazione ho connesso fatti, colmato vuoti, ricostruito dialoghi, ipotizzato brevi scene o dato corpo a emozioni e pensieri, l’ho fatto in modo mai arbitrario ma basandomi sempre su testimonianze storiografiche o su indizi concreti”.
Roberto Saviano e il saper raccontare: ipotesi d’una biografia
In Solo è il coraggio è dunque l’autore stesso a rivelare la natura di questo romanzo: una biografia basata su realtà e fonti storiche, queste ultime rese malleabili nel momento del bisogno in nome comunque della verosimiglianza.
Emerge di conseguenza la più grande peculiarità dell’opera di Saviano: il saper raccontare una storia basandosi sulla concreta realtà dei fatti.
La storia di Falcone, la battaglia che ha deciso di raccogliere e portare avanti sino a un punto di svolta, le vicissitudini che ha dovuto affrontare durante la sua vita, tutto ciò è materia nota ai più; ma quel che non si conosce – quello su cui forse non ci si è mai realmente interrogati – è su chi si celasse dietro la figura del magistrato che diede battaglia a Cosa Nostra.
Saviano interpreta le fonti, intuisce quel che può essere intuito dai resoconti e di lì in poi compie qualcosa che solo i grandi autori riescono a portare a termine: tenta di ricostruire la storia di Giovanni Falcone come uomo e solo in parte come magistrato.
L’intimità nascosta d’un personaggio celebre
Si scoprono così paure, ansie, paranoie di Falcone e di tutti coloro che gravitarono intorno alla sua figura, amici e nemici. Tutto questo emerge però da un punto di vista inatteso, uno scorcio che solo raramente è stato preso in considerazione: l’io più profondo di Giovanni Falcone.
È nuovamente Saviano a far comprendere al lettore il motivo di questa scelta. Infatti, nell’Avvertenza che apre la minuziosa Bibliografia, l’autore rende partecipe il suo pubblico dei motivi più profondi che muovono la sua opera e soprattutto della strada che il suo racconto ha deciso di intraprendere. Non una giustificazione al proprio operato, bensì un’avvertenza che impreziosisce ancor di più l’esperienza di lettura.
“Lo spazio intimo, dove ci si muove al riparo dai pubblici sguardi, è quello dove maturano le scelte cruciali, si prova il dolore più profondo, si gioisce dell’ebrezza più piena. Provare a raccontarlo è seguire il percorso delle scelte, delle ragioni, fino a dove sono maturate prima di accadere. È ciò che la letteratura può fare per testimoniare la solitudine e il coraggio”.
Una storia esemplare
Affiorano con forza paure, ansie, paranoie di un uomo che nonostante tutto ha continuato imperterrito a percorrere la strada che aveva scelto. Un cammino che aveva visto molti amici voltargli le spalle e altrettanti cercare di farlo desistere.
Ciò che più di tutto si scopre leggendo le pagine dell’opera è lo straordinario coraggio che ha segnato la vita di alcune persone; persone che alla fine hanno dovuto pagare il coraggio con la propria vita.
Una storia, quella di Falcone, che tramite le parole di Saviano si investe di un unico reale obiettivo: dimostrare – attraverso l’esempio di tante donne e uomini – che cosa sia il coraggio.
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Scheda del libro
Titolo: Solo è il coraggio. Giovanni Falcone, il romanzo
Autore: Roberto Saviano
Prima edizione: 27 aprile 2022
Editore: Bompiani
Anno: 2022