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Il Vangelo degli angeli, ultima fatica dell’autore Eraldo Affinati, è stato pubblicato dall’editore HarperCollins, che sin dalle prime pagine decide di prendere posizione rispetto al contenuto del romanzo.
L’Editore non si assume alcuna responsabilità in relazione al contenuto del libro, che è frutto di una libera e autonoma interpretazione da parte dell’Autore di tematiche religiose, nonché in ordine ad affermazioni che possano offendere la sensibilità religiosa.
Il Vangelo degli angeli. Un’opera tra biografia di Gesù e autobiografia del Mondo Odierno
Ne Il Vangelo degli angeli Affinati plasma infatti un’opera che si dimostra quasi un diario – senza però delineare un reale protagonista e senza costringere la storia in precisi spazi temporali.
Un romanzo che affronta e si confronta con le vicende che hanno attraversato la vita di Gesù di Nazareth, accompagnando le vicissitudini con le proprie riflessioni, che però a loro volta sembrano farsi guidare dall’esempio del nazareno.
È infatti il discorso indiretto a fare da padrone in ogni singola pagina del libro: un intreccio di dialoghi e pensieri che – talvolta a fatica – si comprende non essere esclusivamente di Gesù, ma anche di ciascuno dei dodici apostoli al suo seguito e dell’autore stesso.
Una biografia – appunto la vita di Gesù Cristo così come è raccontata nei Vangeli – che diventa una sorta di autobiografia di ampio respiro; non l’esperienza dell’autore, ma le vicende del mondo contemporaneo in cui noi lettori viviamo.
La letteratura come legittimazione dell’esperienza
L’autore sostiene che solo la letteratura possa legittimare l’esperienza (si veda a tal proposito l’incontro in cui l’autore, Eraldo Affinati, dialoga con Alessandro Zaccuri durante il Festival della Mente 2021: Padri e Maestri) e non dovrebbe dunque meravigliare assistere alla rilettura di gran parte degli episodi che costellano la vita del nazareno non solo in chiave moderna, ma soprattutto attraverso la sensibilità dell’autore.
Basti pensare al capitolo Negli inferi ove il mondo del sottosuolo viene descritto come uno tra le peggiori carceri, orfanotrofi, quartieri malfamati di cui spesso si sente parlare al giorno d’oggi.
La città dei morti assomigliava a una piaga purulenta nei meandri planetari, sotto un frantume di stelle. I derelitti giacevano affranti sui letti a castello con occhi fissi scavati nelle orbite. Folle di sbandati biascicavano frasi incomprensibili, cercando di rispondere a quesiti assurdi formulati da secondini tatuati. Bande di orfani si azzuffavano senza requie gli uni contro gli altri impugnando coltelli e bastoni. […] Colonne di copertoni consumati punteggiavano una specie di borgata piena di motorini accatastati, propulsori sui marciapiedi, pezzi di ricambio sotto vetrate esplose, biciclette rovesciate, furgoni parcheggiati di sghimbescio. […] Molti prigionieri, ergastolani dalle vite putrefatte, stavano accasciati lungo i muri della desolazione, credendo di essere stati dimenticati per sempre: pensavano di non avere più scampo, ma non era vero!
Una selva di domande
Il Vangelo degli angeli è un romanzo che pone domande esistenziali portando il lettore – credente o non credente – alla riflessione.
Affinati cerca di rispondere a tali domande attraverso la vita, ma soprattutto tramite gli insegnamenti che Gesù aveva cercato di imprimere negli animi e nelle menti di chi aveva deciso di seguirlo.
Innumerevoli sono i temi che l’autore affronta, ma il predominante è proprio quello che l’editore inserisce tra gli altri: «Come dobbiamo esercitare la responsabilità che sentiamo nei confronti degli altri?». E, forse, questo libro cerca proprio di rispondere a tale quesito.
Scheda Libro
Titolo: Il Vangelo degli angeli
Autore: Eraldo Affinati
Prima edizione: 26 Agosto 2021
Editore: HarperCollins Italia
Anno: 2021